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Risarcimento danni in caso di incidente sciistico

Andreas Leiter

 

Herbert K. si è da poco messo in proprio con la propria attività di falegname, ragione per cui, non avendo ancora dei collaboratori, risulta molto impegnato e non li resta molto tempo per dedicarsi ad altro. Ogni tanto però il trentanovenne, esperto e provetto sciatore, trova comunque il tempo di andare a sciare con il proprio figlio Sven. Così anche una domenica nel gennaio 2016, quando Herbert K. Si trova con il figlio sulle piste del comprensorio sciistico Plan de Corones. Ad un certo punto i due si trovano sul bordo pista di una discesa verso valle a fare una pausa. Ad un certo punto il sig. K. si accorge che un altro sciatore, in precedenza caduto, sta scivolando nella loro direzione. Dopo essere riuscito all’ultimo momento ad allontanare il figlio, il falegname viene però centrato in pieno dall’altro sciatore, cadendo quindi rovinosamente e procurandosi una lesione gravissima: rottura del crociato. A causa del sinistro Herbert K. Non può lavorare per quattro mesi. Inoltre, residua un’inabilità permanente pari a sette punti percentuali. Cosa fare?

Avvocato Andreas Leiter: In caso di incidente sciistico, le conseguenze per il danneggiato possono spesso essere al quanto gravi. In particolare nel caso del sig. K., il quale nel periodo di malattia rimane senza reddito. Essendosi messo in proprio da poco ed essendo l’unico lavoratore della propri impresa individuale, il danno è doppio. Infatti, al periodo di forzata inattività e conseguente perdita di guadagno si è aggiunto anche il danno all’immagine, essendo stato costretto a disdire incarichi già acquisiti. Anche dopo la fine del periodo di malattia sofferto i nuovi incarichi latitavano e a causa dell’infortunio subito la capacità lavorativa del falegname risultava comunque diminuita per tutto il restante anno.

I Carabinieri intervenuti sul posto dell’incidente identificavano l’altro sciatore coinvolto, un turista tedesco, quale autore del sinistro. Come tale quest’ultimo è da considerarsi responsabile dell’incidente e quindi ai sensi delle disposizioni del codice civile sulla responsabilità extracontrattuale tenuto al risarcimento del danno.

Il danneggiato può fare valere il proprio diritto al risarcimento danni, non essendosi il convenuto diligentemente attenuto alle regole generalmente vigenti sulle piste da sci. Inoltre, al caso di specie risulterà applicabile la normativa appositamente dettata dalla cd. legge sulla pratica dello sci (legge n. 363 del 24.12.2003).

La citata legge all’art. 9 prescrive che ogni sciatore deve tenere una condotta che, in relazione alle caratteristiche della pista ed alla situazione ambientale, non costituisca pericolo per l'incolumità altrui. Il successivo art. 10 prescrive che lo sciatore a monte deve mantenere una direzione che gli consenta di evitare collisioni o interferenze con lo sciatore a valle. Tali regole corrispondono in realtà al decalogo FIS, le quali risultano essere internazionalmente riconosciute.

Per quanto precede, Herbert K. potrà agire nei confronti del turista tedesco per il risarcimento di tutti i danni patiti a causa del sinistro in questione. Potrà quindi richiedere il risarcimento del danno biologico patito, così come accertato da un medico legale, ossia distinguendo tra inabilità temporanea (la riduzione della capacità durante il percorso di guarigione) e inabilità permanente (le menomazioni fisiche non più perfettamente guaribili). Inoltre, a ciò si aggiungeranno i danni patrimoniali derivati dalla (forzata e prolungata) incapacità lavorativa, come anche la restituzione di tutte le spese (mediche) occorse a causa dell’incidente.

A tale ultimo proposito sarà decisivo documentare in maniera adeguata le perdite d’impresa subite, come anche tutte le eventuali spese effettivamente sostenute.

Avete domande riguardanti un caso simile? O necessitate di ulteriori informazioni a riguardo? Concordate un colloquio informativo tramite info@avv-leiter.it o +39 (0) 474 555356.

 

Patente di guida – come scoprire il proprio saldo punti

Andreas Leiter

Klaus B. viene fermato per eccesso di velocità. Oltre ad un ammenda gli vengono altresì decurtati 2 punti dalla patente. Essendo preoccupato per un’eventuale ritiro della patente, desidera conoscere il suo attuale saldo punti.

Nel 2003 è stata introdotta la cd. patente a punti. Ad ogni titolare di una normale patente di guida viene riconosciuto un saldo iniziale di 20 punti.

Il numero dei punti si riduce in caso di contravvenzione al Codice della Strada (C.d.S.), venendo detratto dal saldo iniziale il numero di punti previsti per la singola contravvenzione. In caso di guida in stato di ebbrezza ai sensi dell’art. 186, commi 2 e 7 C.d.S. per esempio è prevista una decurtazione di 10 punti.

Anche in caso di più violazioni contemporanee (come per esempio guida in stato di ebbrezza, uso del cellulare alla guida, guida con la patente scaduta) non potranno essere decurtati più di 15 punti in totale – tranne nell’ipotesi che sia prevista quale pena anche la sospensione o la revoca della patente.

I punti vengono detratti esclusivamente al conducente del veicolo. Nel caso il conducente non potesse essere identificato, il proprietario del veicolo è obbligato a comunicare all’ente competente i dati personali ed il numero della patente di tale soggetto. Nel caso di mancato tempestivo adempimento di tale obbligo è prevista una pena pecuniaria da Euro 284 a 1.133, non invece la decurtazione di punti. Il proprietario del veicolo è però ammesso a esplicare per iscritto i validi motivi che non gli hanno permesso di comunicare i dati del conducente.

 Chi volesse sapere il proprio saldo punti, può chiamare il numero telefonico 848782782 (non trattandosi di un numero verde, saranno dovuti gli importi previsti dal proprio operatore telefonico).

 In alternativa è possibile accedere alle informazioni riguardanti la patente sul sito www.ilportaledellautomobilista.it a cura del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Tale sito non solo offre la possibilità di consultare il proprio saldo punti, ma permette altresì di attivare diverse funzioni tramite sms o e-mail, ad esempio per essere ricordati in tempo alla scadenza della validità della patente o la necessità della revisione della propria autovettura.

Infine, merita evidenziare che a chi per due anni successivi non subisce la decurtazione di punti dalla patente sarà ripristinato il saldo punti iniziale pari a 20 e che per più di due anni mantiene tale saldo punti per ogni ulteriore anno ottiene ulteriori due punti fino ad un massimo di 30 punti.

Le interessano maggiori informazioni su un caso analogo a quello esposto? O ha un problema simile? Allora non esiti a contattare il sottoscritto all’indirizzo e-mail info@avv-leiter.it o al numero telefonico +39/0474/555356.

protocollo: Verena Duregger